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Dal punto di vista storico il territorio ebbe particolari influenze dei Marsi e dei Peligni . Incluso nella contea dei Marsi fino all’Alto medioevo, seguì dal Basso medioevo in poi, le vicissitudini storiche e culturali del territorio dell’Alto Sangro. La città antica di Plestinia, in passato localizzata dagli storici marsicani come Muzio Febonio tra le alture di Campomizzo e Pescasseroli, sarebbe con ogni probabilità riconducibile ai resti della Rocca Vecchia di Pescina, nella valle del Giovenco . Dopo la colonizzazione romana quest’area fu soggetta all’ager della città volsca di Atina, oltre Barrea invece a quello della città pentra di Aufidena . Il tratturo Pescasseroli-Candela nacque, in epoca imperiale, come via militare che utilizzavano le legioni romane. Dominio della famiglia Borrello , Pescasseroli passò come «suffeudo» ai Di Sangro. Nel 1349, quando Adenolfo II d’Aquino perì, con tutta la famiglia, sotto le rovine del castello di Alvito, andò al ramo dei conti di Loreto. Alla fine del XVI secolo, il feudo fu venduto a Giovan Giacomo di Sangro, che morì nel 1607. Dall’età napoleonica (1811) all’Unità d’Italia (1860) fece parte del distretto di Avezzano, successivamente del circondario marsicano fino al 1927.
Comuni confinanti: Alvito (FR), Bisegna, Campoli Appennino (FR), Gioia dei Marsi, Lecce nei Marsi, Opi, San Donato Val di Comino (FR), Scanno, Villavallelonga
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